Le pratiche igieniche a prescindere del COVID

Buongiorno a tutti, da qualche giorno siamo tutti o quasi colleghi di quarantena.

Questi sono giorni particolari per tutti noi.

Nessuno è escluso, anche chi continua ad andare a lavorare, perché non tutti i lavori per fortuna hanno ricevuto l’ordinanza di stop.

Per fortuna si!! lo ribadisco, è un momento dove c’è panico, incertezza di salute ed economica per chi come me è costretta a rimanere a casa.

Se dipendesse da me portare avanti le spese familiari, starei impazzendo per poter trovare il modo di sopravvivere senza affogare.

La riflessione che voglio fare oggi e non solo oggi è quella che una grossa fetta del paese si è fermata e sembra che tutti siano scesi dal pero, quando purtroppo doveva avvenire molto tempo prima di adesso.

Non so come mai, in questa vita si arriva sempre in ritardo nel risolvere le cose. Si arriva molto spesso tardi a salvare qualcuno, si attuano manovre importanti quando ormai la situazione è degenerata, si dice ti amo a qualcuno soltanto quando ormai è già innamorato di un'altra/o, si capisce che bisogna avere un titolo di studio solo quando si hanno 40 anni e si è disoccupati, insomma siamo quelli del ritardo perenne.

Questo blog è nato per tante motivazioni, ma la più importante era avvicinare le persone al benessere di qualità, insegnando nel mio piccolo ai clienti di centri estetici come riconoscere un personale qualificato da uno meno qualificato.

In questa tragedia mondiale, ma soprattutto nazionale in cui centri estetici/benessere sono costretti a chiudere, sono riuscita a trovare del positivo.

Ho iniziato a scrivere i miei articoli, ponendo l’attenzione alla pulizia degli istituti, della sterilizzazione di attrezzi, usando il monouso come tale, senza trasformarlo in poliuso, perché è la base del mio mestiere porre attenzione a queste manovre.

In questi giorni prima del decreto, chi non è mai stato più di tanto attento, si è ritrovato a dover attuare pratiche igieniche sconosciute.

Come mai ora è urgente e prima no? Il corona virus fa paura più dell’epatite, più di una candida, più di una qualsiasi infezione trasmissibile tramite sangue o mucose?

Le estetiste che non sterilizzavano la spatola per la cera, o riutilizzavano la spatola in legno, come mai oggi erano tutte concentrate a comprare acido peracetico e buttare ogni cosa?

Oggi non si risparmia più? Ecco questo atteggiamento mi fa molto arrabbiare.

Non si deve mai abbassare la guardia. Bisogna usare la testa senza che qualcosa di grave ed evidente ci metta alle strette, non bisogna giocare con l’ignoranza e la buona fede del cliente pensando che tanto non ne capisce nulla e non si accorge di niente.

Basta un evento negativo per cancellare anni di lavoro e di fiducia.

Ecco, il pensiero positivo che traggo da questa tragedia, è sperare che le mie colleghe e i titolari di centri estetici abbiano capito l’importanza di non sottovalutare l’aspetto igienico.

Io sono a casa come tante mie brave colleghe e insieme ai miei titolari sto lavorando a nuovi progetti, nuove idee per consentire a tutti di concedersi del benessere. Sarà fondamentale dopo questo periodo di quarantena di forte stress, potersi prendere del tempo per se stessi.

Vi assicuro, il cliente che a queste pratiche igieniche dava poco conto, da domani farà più attenzione di un cliente normalmente fobico.

Concludo questa riflessione personale, sperando che ognuno di voi si comporti in maniera responsabile e che i più giovani costringano i propri cari anziani a stare a casa.

Nelle poche uscite necessarie che mi sono concessa per fare la spesa, ho notato intorno a me persone dai 70 anni in su.

Quindi non resta che urlare questo hashtag:

#IORESTOACASA, fallo anche tu.

Al prossimo articolo

 

Silvia

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